Quanto guadagnano i big chef italiani? Ecco i ricavi di Carlo Cracco, Moreno Cedroni, Antonello Colonna, Gualtiero Marchesi e altri in un’inchiesta de Il Mondo

10 Giu 2013, 14:50 | a cura di
Se volete conoscere quali sono i cuochi italiani con il fatturato maggiore potete dare un'occhiata qui. Tante informazioni interessanti sullo scenario del business degli chef più famosi della penisola. Per fare i conti in tasca a Cracco, Colonna, Cedroni, Marchesi…

I conti in tasca agli chef. Chef blasonati sempre più celebrity e nell'occhio del ciclone mediaticamente parlando. Se uno chef normale arriva a guadagnare al massimo 7000 euro al mese (ma la media è molto inferiore), un Oldani, un Vissani o un Cracco quanto incassano? Il settimanale Il Mondo fa il punto e consegna un quadro dettagliato sulle finanze dei più famosi chef.
La Gualtiero Marchesi srlfra il 2010 e il 2011 ha visto aumentare il fatturato da 2,4 a 2,7 milioni di euro, così la Cracco Investimentiè cresciuta anch'essa fino a oltre 2,7 milioni di ricavi con un utile di 215 mila euro e un attivo di quasi due milioni (la cantina, ad esempio). A Milano la Voilà srl, dietro la quale c'è Claudio Sadler, presenta ricavi per oltre 1,5 milioni anche se ha un utile di circa 9 mila euro dovuto alle alte spese di personale. Mentre in provincia di Padova i fratelli Alajmocon l'omonima srl hanno un attivo di 4 milioni. Non potevano poi mancare nel report del settimanale Rcs uscito venerdì scorso, le società del pluriblasonato Massimo Bottura, Francescana e Franceschetta, la srl di Cedronicon un fatturato di quasi 1,9 milioni e la Open srl, dei fratelli Colonna, che ha mostrato ricavi per oltre 2 milioni.
Poi ci sono società costituite sotto forma di accomodata semplice, di società individuali o in nome collettivo (come quelle di Davide Oldani, dei fratelli Santini, di Davide Scabin e di Vissani) e qui è impossibile procedere a visure camerali e dunque non c’è modo di curiosare nel giro d’affari di questi grandi cuochi. In ogni caso belle cifre, tanto giro d’affari (tante tasse pagate) e tanti posti di lavoro che dimostrano, semmai ce ne fosse bisogno, come a fianco di passione e piatti ci siano autentiche aziende nel vero senso della parola.

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