Ritrovato il primo banchetto della storia: così si mangiava nell'Età del Bronzo

23 Ago 2023, 13:41 | a cura di
Dall'analisi dei residui di cibo contenuti in grandi pentoloni un team di ricercatori ha tracciato una sorta di dieta di alcune popolazioni del Causaso intorno al 3.000 a.C.

Ormai non ci sono più dubbi su come gli antichi strumenti venissero utilizzati dalle persone che li fabbricavano, e questo grazie ai documenti scritti e indizi contestuali che sono stati ritrovati e studiati nel corso dei secoli. La situazione è ben diversa se si analizza come il cibo veniva preparato e consumato, argomento che ha sempre appassionato scienziati e antropologi e che è stato protagonista di molte ipotesi. A piccoli passi ci si avvicina a delle certezze e questo grazie anche ai nuovi ritrovamenti. Un nuovo studio ha analizzato i residui proteici degli antichi calderoni da cucina e ha scoperto che la popolazione del Caucaso mangiava cervi, pecore, capre e membri della famiglia delle mucche durante il periodo Maykop (3700-2900 a.C.). I risultati di questa particolare ricerca sono stati pubblicati sulla rivista iScience da un team internazionale di esperti guidato dall'antropologa Shevan Wilkin dell'Università di Zurigo, che ha dichiarato: "È davvero emozionante avere un'idea di cosa si faceva in questi calderoni tanto tempo fa. Questa è la prima prova che abbiamo delle proteine ​​di un banchetto ben conservate. Ovviamente stavano preparando pasti abbondanti, non solo per le singole famiglie".

Cosa mangiavano le persone 5000 anni fa: carne, latticini e birra

I ricercatori hanno raccolto otto campioni di residui alimentari da sette calderoni recuperati da luoghi di sepoltura nella regione del Caucaso. La zona si trova tra il Mar Caspio e il Mar Nero, si estende dalla Russia sudoccidentale alla Turchia e comprende i paesi attuali Georgia, Azerbaigian e Armenia. Il team è riuscito a isolare con successo proteine ​​del sangue, del tessuto muscolare e del latte. Una di queste, la proteina da shock termico beta-1, indica che i calderoni venivano usati per cuocere tessuti di cervi o bovini (mucche, yak o bufali indiani). Sono state recuperate anche proteine ​​del latte di pecora o di capra, indicando che i calderoni venivano utilizzati per preparare latticini. La datazione al radiocarbonio ha permesso di stabilire che i pentoloni avrebbero potuto essere usati tra il 3520 e il 3350 a.C. "I calderoni di bronzo di Maykop del IV millennio a.C. sono un oggetto raro e costoso, un simbolo ereditario appartenente all'élite sociale" ha affermato Viktor Trifonov dell'Istituto per lo Studio della Storia della Cultura Materiale dell'Accademia delle Scienze di San Pietroburgo, membro del gruppo di lavoro. I calderoni mostrano segni d’usura, ma anche di riparazioni estese: ciò suggerisce che fossero oggetti preziosi, simbolo di ricchezza e posizione sociale, un po' come le pentole Le Creuset o Mauviel di oggi. "Sapevamo già che molto probabilmente all'epoca la gente beveva una sorta di birra densa, ma non sapevamo quali fossero i pasti principali" ha aggiunto Trifonov.

Il cibo come connettore culturale tra regioni vicine

Recentemente abbiamo parlato della citazione di Virgilio su un'anfora per l'olio di 1800 anni fa, a testimonianza di come questi contenitori potessero rivelare ancora molto degli usi e costumi delle popolazioni antiche in giro per il mondo. Il valore aggiunto di simili pentoloni però, è che sono stati realizzati con leghe metalliche dotate di proprietà antimicrobiche che hanno impedito il proliferare di microrganismi che avrebbero potuto degradare i resti proteici degli alimenti. Partendo da qui i ricercatori puntano a esplorare somiglianze e differenze tra i residui di una gamma più ampia di vasi. "Vorremmo avere un'idea migliore di ciò che facevano le persone in questa antica steppa e di come la preparazione del cibo differiva da regione a regione e nel corso del tempo. Poiché la cucina è una parte così importante della cultura, studi come questo possono anche aiutarci a comprendere le connessioni culturali tra le diverse regioni", afferma Wilkin.

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