Gli speakeasy sono ancora di tendenza? Ecco quelli di Roma che meritano (almeno) una bevuta

11 Ott 2022, 17:07 | a cura di
Effetto collaterale del Proibizionismo, gli speakeasy non soltanto sono stati i salotti più in voga degli anni ’20 dove si poteva bere illegalmente, ma sono tornati più splendenti che mai negli ultimi anni. L’associazione tra questi locali segreti e la mixology di qualità sembra essere una costante. Ecco quelli da visitare a Roma.


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Speakeasy, letteralmente "parlar piano, con tranquillità, senza tensione" ed è il nome con cui ancora oggi si indicano certi cocktail bar. Ma da dove nasce questa parola? Sembra che le sue origini risalgano al 1888, quando in Pennsylvania, a seguito dell’introduzione di una legge sulle licenze commerciali che aumentava le tasse ai saloon, molti bar chiusero e altrettanti divennero illegali. Leggenda narra che il nome derivi da un episodio avvenuto proprio in uno di questi, quando la proprietaria ordinò ai clienti di abbassare la voce per non far scoprire la sua attività clandestina, dicendo appunto “Speak easy, boys!”. Ma il vero boom di questi locali si ha negli anni ’20 in America, durante il proibizionismo (1920-1933), in cui il commercio, la produzione e il trasporto di bevande alcoliche erano proibiti in tutti gli Stati Uniti. La legge però non fece scomparire l'alcol, che cominciò a essere venduto nel mercato nero e consumato in locali clandestini, luoghi segreti della vita notturna, sotterranei o ubicati nei retrobottega di barbershop, macellerie, negozi e perché no abitazioni private. Per entrare serviva conoscere la parola d’ordine, erano destinati a pochi eletti, anche se poi, in realtà, divennero molto conosciuti, tant’è che nel 1930 a New York se ne contavano 32.000.

speakeasy a Roma

Gli speakeasy: al bar con la parola d’ordine, la password o la patente

Oggi gli speakeasy non hanno più niente di illegale, ma l’atmosfera spesso ricostruisce il fascino dell'epoca e quel piccolo alone di segretezza dei luoghi proibiti. E spesso anche la proposta dei drink si rifà a quella di quel periodo storico, l’epoca d’oro dei cocktail dal quale provengono molte ricette che beviamo ancora oggi, primo fra tutti (primo per davvero) l’Americano, nato in Italia per emulare le mode oltreoceano e diretto discendente del “Milano-Torino”, chiamato così perché il milanese Bitter e il piemontese Vermouth sono i due ingredienti principali del cocktail.

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speakeasy a Roma

Tendenze e controtendenze della bar industry

A Roma ci sono diversi locali che si ispirano a questo stile e molti di questi sono dei punti di riferimento, sia per la proposta che per gli ambienti in genere molto curati, con quel mix di segretezza e atmosfera anni ’20 che ne hanno decretato il successo. Luoghi che ancora resistono a quella che sembra essere una controtendenza nella bar industry contemporanea, adesso il mondo della miscelazione sta infatti esplorando nuovi panorami, nell'offerta come nell'approccio: c'è infatti più voglia di stare sotto i riflettori e prendersi la scena senza più cercare l'esclusività e la segretezza. Non solo, oggi i cocktail bar italiani si stanno evolvendo come delle destinazioni gastronomiche complete: sono sempre di più le insegne che offrono una cucina di tutto rispetto, in cui al drink frutto di ricerca si abbinano piatti sempre di ricerca e ben eseguiti. Ma mentre assistiamo a questa evoluzione, l'ultima World 50 Best Bar ha premiato come miglior bar al mondo proprio uno speakeasy, il Paradiso di Barcellona. Per accedere alle porte del Paradiso in effetti si deve attraversare un congelatore all’interno del Pastrami Bar nascosto nel quartiere El Born. Ci dobbiamo aspettare una nuova ondata di secret bar?

6 Speakeasy di Roma che meritano almeno un “giro”

speakeasy a Roma

Jerry Thomas Speakeasy

Un vecchio club underground in vendita e un gruppo di bartender (Roberto Artusio, Leonardo Leuci, Antonio Parlapiano e Alessandro Procoli) con l'idea di tornare ai grandi classici della mixology. Sono questi gli elementi che hanno dato vita a qusta insegna iconica e nota a livello internazionale, la prima a introdurre la formula dello speakeasy sul modello dei secret bar del proibizionismo americano, e a riportare alla luce un tipo di miscelazione dimenticato. Si trova nascosto nei vicoli del centro storico di Roma, apre alle 21.00 e va avanti fino a tarda notte, vi si può accedere solo conoscendo una parola d'ordine (e sottoscrivendo una tessera). Una volta dentro, ci si immerge nell'atmosfera dei ruggenti anni '20 e, soprattutto, in una cultura della miscelazione che si nutre di ricerca continua, lo dimostra il libro uscito nel 2019. Un cocktail bar che ha fatto scuola, nella formula così come nella capacità di influenzare il mondo del cocktail, anche grazie alla creazione del “Jerry Thomas Educational”, un progetto di formazione che ha formato alcuni dei più importanti barman di nuova generazione.. La sua fama va ben oltre il panorama capitolino, è entrato a far parte della classifica dei “50 World Best Bar” per ben sei volte e dopo 12 anni dall’apertura continua a essere un punto di riferimento per la mixology. C'è anche il Jerry Thomas Emporium per gli acquisti, dove hanno anche una personale linea di spirits.

Jerry Thomas Speakeasy – Roma - Vicolo Cellini, 30 - 370 114 6287 - thejerrythomasproject.it 

Speakeasy a Roma

The Race Club

Un locale a due passi dal Colosseo che ha vissuto molte vite prima di arrivare alla sua attuale forma: nel 1870 sorgeva qui una delle prime carbonerie della capitale, nel 1957 diventa studio di registrazione e poi bisca. Nel 2015 i fratelli Diego e Dario Ferracani lo trasformano in uno speakeasy, con la doppia anima: officina meccanica e cocktail bar. Per accedere è necessaria una speciale patente, al carburante ci pensano i barman con una proposta di qualità. Il posto perfetto per una serata all’insegna del bere bene, facendo del bene; infatti, i due fratelli imprenditori hanno lanciato una charity drink list dal nome evocativo “I Have a Drink”, in cui ogni cocktail sostiene una specifica causa benefica. Non manca la carta dei classici e quella dei no alcool drinks, adesso molto in voga, tutti realizzati con prodotti a km 0 e acquistati direttamente, senza intermediari, garantendo una filiera più corta con meno impatto ambientale e frutta fresca biologica.

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The Race Club – Roma - Via Labicana, 52 - 06 9604 4048 - www.theraceclubspeakeasyroma.it 

speakeasy a Roma

Argot

Argot - mai un nome fu più azzeccato - è un termine francese che indica un dialetto parigino codificato del XIII secolo e diventato famoso nelle Corti dei Miracoli della Parigi del 1600 dove si riunivano in segreto mendicanti e malavitosi che parlavano questo linguaggio criptico. Un ingresso anonimo in via dei Cappellari, dietro Campo dei Fiori, un citofono per presentarsi, una scala da scendere, una tessera ARCI da sottoscrivere ed ecco che si accede a un salotto di stampo (appunto) parigino che tra luci soffuse, divanetti in pelle, atmosfera rétro e musica- talvolta dal vivo – che favorisce il relax e la socializzazione. E amplifica il piacere di godersi un cocktail ben miscelato dietro il bancone del locale, da scegliere in una drinklist che comprende classici e novità. Si beve bene anche nel locale di Prati (via Alessandro Farnese 2) con una proposta culinaria più strutturata.

Argot – Roma - Via dei Cappellari, 93 - 392 563 8149 - argotmixology.business.site 

speakeasy a Roma

Club Spirito

Ci troviamo al Pigneto, dove, nel retro di Premiata Panineria, sorge il Club Spirito. L’ingresso si trova dietro una porta segreta con la scritta “Carni Scelte”, da non confondere con una cella frigorifera, per entrare si deve citofonare e una voce risponde. Una volta dentro si viete catapultati in un locale dall’atmosfera newyorkese, con tanto di croupier e roulette, e una proposta di miscelazione molto interessante. La drink list Travel Agency fa viaggiare, sembra infatti di sfogliare la brochure di un’agenzia di viaggi: le destinazioni in questo caso sono i nomi dei cocktail. Dalla Colombia alla Scozia, passando per il Messico e facendo scalo in Provenza, ogni drink è studiato per sperimentare e far scoprire sapori nuovi.

Club Spirito – Roma - Via Fanfulla da Lodi, 53 - 327 298 3900 - www.club-spirito.com 

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The Barber Shop Speakeasy

Non lontano dal The Race Club, un vecchio barbiere diventa l’anticamera di uno speakeasy. The Barber Shop si trova nel seminterrato, in una cornice tipica dell’epoca proibizionista, con arredi vintage e un bancone che è una delle star del locale. L’altra è il bartender e co-proprietario Joy Napolitano, affiancato da uno staff molto preparato che propone una nuova cocktail list che omaggia i grandi classici della miscelazione internazionale. Si chiama Cocktail Reinassance e spazia tra Cocktail Classics & Modern Classics, Evergreen e Signatures trova uno spazio speciale la Brooklyn’Saga, in cui il cocktail viene proposto in ben 5 versioni tutte a base di rye whiskey,dalla classica ad alcuni interessanti twist,.

The Barber Shop – Roma - Via Iside, 2 - 348 797 5289 - www.tbspeakeasy.com 

speakeasy a Roma

Club Derrière

Un’osteria tipica romana tra Piazza Navona e il Pantheon nasconde un secret bar dietro un armadio bianco. Una volta aperte le ante del mobile dell’Osteria delle Coppelle, e pronunciata la parola d’ordine, si potrà accedere al Club Derrière a sorseggiare un drink di qualità. Un sottoscala, l’atmosfera vagamente surreale, in cui le luci sono suffuse (molto), il bancone è incastonato in una sorta di teca di vetro con una grande bottiglieria illuminata alle spalle.

Club Derrière – Roma - vicolo delle Coppelle 59 - 0645502826

a cura di Vivian Petrini

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