Giovanni Rana: l’aumento degli stipendi e le polizze assicurative in caso di Coronavirus

24 Mar 2020, 10:28 | a cura di
È in momenti di crisi come questi che l’imprenditoria italiana deve scendere in campo in difesa dei suoi dipendenti. Come ha fatto Giovanni Rana, che ha aumentato del 25% lo stipendio dei lavoratori, oltre a distribuire ticket e garantire polizze assicurative.

Giovanni Rana: le donazioni agli ospedali e l’aumento degli stipendi

Prima la donazione per contribuire alla lotta contro il Covid-19, con 400mila euro destinati all’acquisto di macchinari per la ventilazione assistita per l’ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda e il Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, e ora anche l’aumento degli stipendi. Giovanni Rana, a capo dell’omonimo pastificio veronese, colosso della pasta fresca in Italia, è un imprenditore illuminato capace di reagire anche in tempo di crisi, mantenendo alta la produzione senza andare a discapito della salute e il benessere dei propri dipendenti.

L’aumento degli stipendi e il ticket per il babysitting

È stato infatti varato da poco un piano straordinario di aumenti salariali per 2 milioni di euro, per gratificare i 700 dipendenti a lavoro nei 5 stabilimenti Rana in Italia. Lavoratori che stanno faticando più del solito per garantire tutti i prodotti necessari in questo periodo di emergenza e che per questo vedranno il loro stipendio aumentare del 25% per ogni giorno lavorativo. Ma non finisce qui: i dipendenti riceveranno anche un ticket mensile di 400 euro per le spese di babysitting obbligate dalla chiusura delle scuole. Un modo per sentirsi al fianco dei dipendenti, come ha specificato l’azienda in una nota, “in un momento di forte disorientamento non solo lavorativo”.

La polizza assicurativa in caso di Covid-19

Un piano iniziato lo scorso 9 marzo a seguito del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, e che coprirà anche tutto il mese di aprile. Giovanni Rana ha deciso poi di stipulare una polizza assicurativa a favore di tutti i lavoratori, anche quelli attualmente in smart working, in caso di contagio da Covid-19, “a integrazione del rafforzamento delle procedure di sicurezza e prevenzione già messe in atto dall’azienda per fronteggiare l’emergenza in corso”.

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a cura di Michela Becchi

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