Prodotti tipici del Lazio: cosa assaggiare nella Tuscia, in provincia di Viterbo

11 Set 2020, 11:58 | a cura di
È Viterbo il capoluogo della Tuscia, provincia dal retaggio etrusco che offre una produzione agroalimentare di alto livello. Ecco la lista delle specialità da provare.


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Una tradizione essenzialmente legata alla cucina familiare, ma anche alla vicinanza con Roma: i piatti più popolari della Tuscia, la zona dell’Alto Lazio in provincia di Viterbo, sono perlopiù quelli della cucina romanesca rivisitati in chiave rurale. Il rapporto privilegiato con la campagna e la natura a tratti selvaggia del luogo ha garantito nel tempo prodotti dal gusto autentico e genuino, senza dimenticare i pesci di lago, che diventano protagonisti in molte ricette della tradizione.

Prodotti tipici della Tuscia

aglio rosso di Proceno

Aglio rosso di Proceno

Coltivato tra Proceno e Acquapendente, si caratterizza per il bulbo di medie dimensioni, con bulbilli corti e tozzi e la pellicola esterna rossa. Il sapore è forte e piccantino, il profumo piuttosto intenso e persistente.

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Asparago verde di Canino

Le condizioni climatiche della zona favoriscono ottime produzioni di asparago, sia per quantità che per qualità. Quello di Canino è un asparago di colore verde brillante, di grandi dimensioni e privo della parte bianca finale più dura e fibrosa, motivo per il quale è spesso conosciuto con il nome di “mangiatutto”, proprio perché non ci sono scarti.

Castagna dei Monti Cimini

Sono ottime da mangiare da sole ma anche sottoforma di farina, utile per preparare dolci e pietanze dal gusto unico: le castagne dei Monti Cimini si distinguono per la notevole pezzatura e la polpa dolce, oltre che per la buccia che si stacca facilmente dal resto. Si tratta di un frutto antico, coltivato già in epoca medioevale, come testimoniano i vecchi ruderi ritrovati che un tempo servivano per essiccare i marroni.

Coregone

Si chiama anche lavarello ma è conosciuto con il nome di coregone: si tratta di un pesce d’acqua dolce ed è tipico del Lago di Bolsena. Generalmente si prepara alla brace o ai ferri, ma lo si trova spesso anche cotto in forno o alla mugnaia.

Farro del pungolo di Acquapendente

Farro del Pungolo di Acquapendente

Alimento ricco di proteine e sali minerali (per saperne di più, Le proprietà dei cereali), fonte di fibre, magnesio e potassio, il farro è ottimo nelle insalate o nelle minestre, abbinato con legumi e verdure, ma può essere utilizzato anche sotto forma di farina per la preparazione di crackers, pane e altri prodotti da forno.

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Fieno di Canepina

Una pasta talmente sottile da sciogliersi in bocca, dei tagliolini finissimi tipicamente conditi con rigaglie di pollo o sughi di carne. Realizzata con farina e uova, la pasta viene cotta e scolata quando è ancora molto al dente, per essere poi immersa in acqua fredda e sale, e poi scolata di nuovo. Infine, viene asciugata con un canovaccio e tagliata con un coltello a lama molto alta.

nocciole

Nocciola

La Tuscia è uno dei luoghi con maggiore produzione di nocciole, tanto da contare circa il 40% del totale nazionale. Tre varietà principali? Tonda gentile, nocchione e tonda di Giffoni.

patate viterbesi

Patata dell’Alto Viterbese

Varietà coltivata a nord del Lago di Bolsena, dalla forma ovale e allungata. La buccia è di colore bianco-giallo e piuttosto liscia, mentre la polpa è molto compatta.

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