Oggi c'è Massimiliano, esponente dell'ultima generazione, a portare avanti la storia di famiglia, iniziata nel 1921. Ma lo spirito di questo posto amato dai milanesi rimane centrato sulla tradizione pura, meneghina con incursioni in Piemonte. Quindi, risotto giallo con ossobuco, costoletta, cervella di vitello fritte (per veri amatori). In alternativa, agnolotti del plin o rognone trifolato con cipolline glassate, o ancora un'inedita "proteina vegetale", la rapa bianca cotta come il manzo all'olio, per chiudere con la crema di mascarpone con lingue di gatto. Nessuna delusione su vini e servizio. Ambiente retro che è il plusvalore dell'esperienza.
Le migliori trattorie sono contraddistinte da 1,2,3 gamberi, a seconda del grado di "eccellenza".