C’è poco da dire. I vini delle piccole isole, se fatti a dovere, rispettando varietà e territorio, hanno fascino da vendere. Quelli che vi presentiamo questa settimana, oltre a essere vini rari, rarissimi, sono due gioielli che arrivano dall’Isola del Giglio e dall’Isola di Capraia. Il nostro è un sentito invito al viaggio. Il primo è figlio di una piccola parcella di 7mila metri coltivati ad ansonica e altre varietà locali. Viene prodotto in maniera semplice ed artigiana da Massimo Piccin di Podere Sapaio ed esprime tutta la forza solare e iodata di una vigna vecchia. La seconda storia ci parla di un rosso, da uve grenache. Qui i protagonisti sono Francesco con sua moglie Gianna e suo padre Stefano de La Mursa. Innamorati della vita lenta e a contatto con la natura che si vive in quest’isola, producono poche etichette di raro fascino, da poco più di mezzo ettaro di vigna.