Più che mai bistrot polifunzionale il locale romano del super chef d'Abruzzo, con gran spazio all'offerta del bar, ma con valori e sapori da ristorante. Gioco e ricercatezza, gusto che sfrutta il valore della materia prima, cucina lineare ma con un tocco esperto di creatività e voglia di personalizzare incontrando i desideri del cliente. I due piani del locale sono l'incrocio di due mondi, accomunati dalla voglia di sperimentare tecniche, cotture, contaminazioni. E il piacere è anche stare insieme: come racconta la proposta "Condivisione" - sequenza di 6 assaggi a 60 euro a persona, per esplorare la cucina di Spazio da compartecipare a tavola - fruibile anche, ad esempio, nella formula dell'antipasto all'italiana condiviso (23 euro a persona). Nel segno del divertimento goloso la proposta delle bombe, dolci o salate, così come l'hamburger, anche in versione vegetale. Ammiccante il cavallo di battaglia del pollo fritto intero (da condividere anch'esso). Ma la filosofia è di apertura totale, con una carta che include chance vegetariane, proposte senza glutine e, soprattutto, elegantissimi colpi da maestro, come i tortelli di pollo e peperoni o la lingua brasata con rape bianche. Spazio, oltre ad essere ottima caffetteria, è anche bottega di specialità - dolci da credenza, salse, il celebre pane - firmate dal laboratorio di Niko Romito. Nello spazio ristorante il design sposa un tocco vintage; e anche nell'apparecchiatura, pur essenziale, è palese l'attenzione ai particolari, a partire dai calici. A sostenere il menu, affidato alle cure di dell'executive chef Gaia Giordano, un servizio fluido e professionale e una scelta di vini e birre composta a dovere, con proposte originali e ben raccontate. Menzione a parte per il cocktail bar che, con una drinklist di signature e classici di gran livello, accompagna degnamente l'aperitivo.