Da 20 anni un indirizzo sicuro per mangiare bene a costi contenuti, un posto sicuramente non modaiolo ma dove - per fortuna - la sostanza c'è tutta. Il merito va al patron Giovanni Foresto che si è sempre nutrito della passione per il proprio lavoro e ha sempre tenute ben salde le redini della sua creatura, mantenendo il giusto spirito conviviale e informale ma anche e soprattutto la genuinità e la qualità della proposta, opera dello chef Martino Blonda. A sfilare in tavola è la tradizione piemontese con saggi tocchi di modernità e alcuni fuoriprogramma pugliesi o stagionali, come ad esempio il purè di fave e cicoria o la goduriosa parmigiana di melanzane estiva. La carta offre tante cose buone, come l'insalata russa, il vitello tonnato, la battuta di carne cruda; e poi gli agnolotti alle tre carni, i tagliolini con porri di Cervere, le succulente carni di Fassone. In chiusura pesche all'amaretto o la torta nocciole e cacao con zabaione al rum. A pranzo conveniente formula da 8 a 14 euro; menu "di Torino” con antipasto, primo, dolce e calice a 20 euro. Scelta di vini adeguata, ambienti accoglienti con arredi in legno e apparecchiature essenziali.
Le migliori trattorie sono contraddistinte da 1,2,3 gamberi, a seconda del grado di "eccellenza".