Il nome Rabezzana non è di certo nuovo sulla piazza torinese, visto che la famiglia è attiva nel "settore" vini da quattro generazioni, ma in questa inedita veste da osteria è aperta solo da un paio d'anni circa. Ampi spazi arredati con gusto, clima informale e vivace, un ricco calendario di serate (presentazioni di libri, musica dal vivo, aperitivi a tema), incontri con produttori e degustazioni, acquisti enoici all'annessa enoteca... i servizi per la clientela sono molteplici. La proposta gastronomica mette in campo rielaborazioni della tradizione piemontese e creazioni di stagione. Il tutto basandosi su ingredienti di qualità, tra cui diversi Presidi Slow Food. Dalla cucina (a vista), piatti di ottima fattura che accontentano tutti i gusti, inclusi i vegetariani e gli amanti del pesce. Da manuale il vitello tonnato, così come gli agnolotti fatti a mano e la bagna cauda, anche nella versione senza aglio. Per proseguire un gustoso coniglio grigio di Carmagnola ai peperoni. In chiusura estrosi dessert al cucchiaio oppure i gelati di Alberto Marchetti. Carta dei vini molto ben fornita, con possibilità di mescita e di ritappare la bottiglia non terminata in modo da consentire al cliente di portarsela a casa. Interessante degustazione a 30 euro e menu per il pranzo a 10. Servizio all'insegna della cordialità e dell'efficienza.
Le migliori trattorie sono contraddistinte da 1,2,3 gamberi, a seconda del grado di "eccellenza".