In perfetto stile newyorkese, con soffitti alti, muri di mattoni, cemento a vista, ampi spazi, illuminazioni "giuste", tavoli semplici con un lungo bancone del bar, è un locale innovativo, perfetto per un aperitivo o una cena vera e propria, spesso accompagnata da concerti e musica dal vivo. La proposta gastronomica, che cambia molto spesso, quasi mensilmente, e che offre opzioni anche per vegetariani, ha come punto di partenza la tradizione italiana, riletta con fantasia ed eseguita con materie prime selezionate, curando la presentazione dei piatti ma soprattutto l'armonia dei sapori. Solo a titolo di esempio, da esperienze in diversi momenti dell'anno citiamo il vitello tonnato "alla vecchia maniera", che ci ha dato non poche soddisfazioni; il "nonsonsushi" con salmone, semi di zucca e germogli di soia; la carne cruda con i condimenti; la particolarissima "erbonara", piatto brevettato, ovvero spaghetti freschi alla chitarra con fave, guanciale, crema di piselli e fonduta di Raschera; la fregula con cozze, polpa di scampi e salsa allo yogurt profumata all'arancia. Ai secondi, un succulento stinco di maialino cotto a bassa temperatura con salsa di mele e miele, ma anche il calamaro con pappa al pomodoro e salsa di mela verde agrumata. La lista dei vini, pur non vastissima, consente di bere bene. Servizio solerte e spigliato, in linea con il tutto. Molto gradevole lo spazio all'aperto (bonus); meglio prenotare.