Un posto piacevole, dagli interni vagamente post industriali, piccole foto curiose alle pareti, terrazza su strada. Ci si viene soprattutto per il vermouth (Anselmo, uno dei revival di questi anni) e un cocktail firmato dall’head barman Michele Marzella: l’Americano sbagliato, preparato con il Vermouth Anselmo Riserva, Biancosarti e liquore Alpestre, più una spruzzata di Freisa di Chieri Doc frizzante. Uno degli “esperimenti” di Affini, insieme al Nuvolari, al Doptravaj, al Negroni speziato, all’Affini’s Bloody Mary, tutti a base di vermouth. Poi ci sono i classici: Spritz, Negroni, Mi-To, Martini, i Gin tonic e i nuovi creativi, come il Taggiasco Sour, con l’insolito taggiasco gin (ovvero gin con olive taggiasche), basilico, limone, zucchero e bianco d’uovo. Non mancano vini, distillati, birre. Il tutto da abbinare a tanti sfizi: tapas (anche veg), focacce, taglieri, fish burger, vitello tonnato…