L'insegna dice tutto: qui i protagonisti assoluti sono appunto gli agnolotti del plìn e i tajarin fatti a mano, due dei grandi classici della tradizione gastronomica piemontese, che si possono anche acquistare o portare via. Incredibile la varietà dei ripieni e dei condimenti, anche per chi è vegetariano. Tante le opzioni, secondo giornata ed estro. Imperdibili quelli farciti di stracotto al Barolo; interessanti quelli "di pesce", come ad esempio branzino e patate. E c'è pure l'offerta di un menu per due a portar via (su ordinazione ovviamente) a 20 euro (oppure la versione maxi, per appetiti più robusti, a 30 euro, sempre a coppia), comprensivo di secondo e dolce. Se si mangia sul posto, il locale è molto carino, arredato in modo orginale (anche per ciò che riguarda le apparecchiature) con installazioni di arte contemporanea, curato e confortevole e il pasto si completa con secondi gustosi e dolci tipici, zabaione al Moscato in primis. Ad annaffiare il tutto, qualche buon vino "della casa".