Maurizio Raselli, piemontese men che quarantenne, si è innamorato del Salento trasferendosi, mettendo su famiglia e infine aprendo questo piccolo locale il cui menu vive tanto dell'ispirazione donata dai prodotti del Salento che della creatività di Maurizio. Fra gli antipasti spicca il polpo con carote, yogurt di masseria e foglie di menta, ma anche amabili intrusioni piemontesi, come la polpa brasata di vitello con salsa tonnata. Poi tajarin, passata di peperoni, olive, salsa d'acciughe; uovo in camicia (che chiama tartufo); e il piatto "fusion" tra le due regioni: ravioli del plin, salsa al Negroamaro, fichi, cipolle marinate all'aceto. Bei pani della casa, semplici o con pomodoro, capperi, olive, serviti con olio bio locale. Menu da 35, 45 e 55 euro, per 4, 5 o 6 portate. Cantina curata e interessante (molti cosiddetti "naturali") e tanta Puglia e Piemonte.