Il giovane e talentuoso chef Ettore Pacilli tiene ben salde le redini di questo locale, che nonostante abbia solo un paio d'anni di vita ha già ottenuto meritati consensi da parte di tanti clienti curiosi e gourmand. L'ambiente è intimo e raccolto, in stile minimalista ma caldo e saggiamente illuminato, degna cornice di un'esperienza gastronomica che diverte e convince. Quella di Ettore è una cucina moderna, "contemporanea" per sua stessa definizione, nella quale le ultime tecnologie vengono utilizzate saggiamente per valorizzare i sapori dell'ottima materia prima impiegata, in prevalenza regionale, dal pescato sempre freschissimo alle verdure, dall'olio extravergine d'oliva ai legumi ai formaggi e tanto tanto altro, tartufo compreso, ovviamente nel periodo giusto. Il menu varia secondo stagionalità e mercato, si va dalla rivisitazione di un classico, come il purè di fave e cicoria, alla tartare di Podolica, ai fusilloni con la genovese di agnello e al maialino da latte dei Monti Dauni cotto a bassa temperatura. Dessert all'altezza. Lista dei vini ampia e ben articolata, con etichette provenienti dal territorio, dall'intera Penisola e da oltreconfine, con una scelta di Champagne (e non solo) da intenditori. Non mancano tre proposte di degustazione (a 30, 40 e 50 euro); pane da lievito madre e da farine selezionate di produzione propria. Per una sosta "alternativa" c'è il wine bar Uvarara (vedi scheda), con uno dei due ingressi proprio di fronte al Mena, con il quale divide cantina, cocktail e dehors.