È il vegano dove si concretizza l'equilibrio tra gusto e leggerezza, in un percorso di livello che si fonda sullarmonia e l'estetica, manifesto "gastro-etico"della cucina di Annalisa Presta (nella sua formazione figura un'esperienza da Gualtiero Marchesi). Sono la ricerca, lo studio, la conoscenza delle materie prime (molte Presidio Slow Food) a caratterizzare la proposta di questo interessante indirizzo contemporaneo, dove a funzionare bene è altresì il servizio, gestito con dedizione da Giuseppe Ferraro, appassionato di vini e di distillati nonché abile nella spiegazione dei piatti che arrivano a tavola. Il menu cambia quasi ogni tre mesi e segue davvero la stagionalità poiché sono le verdure, gli ortaggi, la frutta i suoi veri protagonisti: vermicelli di Gragnano con zafferano e fagiolini, riso (Acquerello invecchiato sette anni) e melanzane, tortino di patate e puntarelle rosse. Degustazioni intriganti. Bella cantina.