Lentamente ma in modo costante, Farinè migliora anno dopo anno la sua offerta: lavora sulle farine, sugli impasti, sulle lievitazioni (sperimentando anche con fermentati di frutta e spezie), le cotture, i condimenti (sempre più buoni). Non cambia invece la formula, sempre spartana: pizze di tre formati - piccolo, medio e grande – servite già a spicchi sulla carta paglia, una carta minimal (Margherita, Pastorale con patate e cipolle, Napoli, Silvestre con cime di rapa, provola, aglio e peperoncino, Bianca In Carrozza con mozzarella e alici) e un paio di proposte della settimana che altenano ortaggi stagionali, salumi e formaggi di piccoli artigiani e Presìdi Slowfood. Ma la base di tutto è la pizza, che non è né napoletana né romana, ma qualcosa di unico, dall'impasto leggero e arioso. Piccola carta di vini e birre. Servizio gentile e garbato.