Gioventù per gioventù: cambio di mano ai fornelli, ma non nella politica di chi gestisce questo bel locale. Ha appena 24 anni Devis Pinto, che raccoglie ora la - non leggerissima - eredità di Gunter Piccolruaz, suo pure giovane predecessore altoatesino che aveva dimostrato qui capacità e inventiva. Ma Pinto (che si definisce "cuoco, non chef, o non ancora"), rodaggio in titolati esercizi nazionali, la mamma come dichiarata musa ispiratrice, prova a non farlo rimpiangere: sia con la puntuale esecuzione di un menu tutto tradizione (scartosso, linguine ai fasolari, boreto di seppie) che nelle proposte più libere in carta: dal baccalà in tre consistenze al raviolo di savor, bottarga e alici affumicate o i cannelloni di seppia, cremoso al riccio di mare, alghe e profumo di elicriso. Strada ancora da esplorare e valutare, ma già promettente. Cantina valida, con focus su bolle e Collio. Cortesia.