Alfiere di quella che lui chiama "cucina italiana contemporanea", a cui ha dedicato un manifesto in sette punti, omaggio al suo maestro Gualtiero Marchesi, Canzian è un cuoco intelligente e in continua evoluzione che ora ha in gestione anche l'ultimo piano della Triennale. Il locale luminoso ai confini di Brera è anche uno spazio artistico, con una galleria di ritratti degli chef che lo hanno ispirato, e persino il menu M.O.M.A. (115 euro) è pieno di riferimenti alla pittura, come nel risotto "divisionista" al brodo affumicato, curry, paprika e tè nero, creato per l'Expo del 2015. Altri percorsi, l'Iconico (105) e quello dedicato all'alta cucina veneta in tre misure (65, 80, 95). In alternativa si può pescare da una carta solida, a mezza via tra il Veneto e Milano. La lista dei vini è ricca ma gioca molto sul sicuro. Il servizio è di alto rango.