Se tutti i ristoranti di Enrico Bartolini in misura minore o maggiore - devono rispondere giustamente a una logica creativa, ispirata dal regista supremo, non ci sono dubbi che quello all'interno del Mudec rispecchi integralmente la personalità del cuoco di Castelmartini. A partire dal fatto che sia diventato uno dei grandi ristoranti milanesi (e italiani) con un'esposizione mediatica inferiore a molti altri, ugualmente al top, ma in tempi rapidi. E con uno chef non certo da palcoscenico o che lancia messaggi, forse per mancanza di tempo (visto che ha un network da sovraintendere) ma più facilmente per una visione concreta e non filosofica. Il Mudec è questo, a partire dall'ambiente: lineare, elegante, con ogni elemento d'arredo (dai quadri importanti a un vaso a centrotavola) messo al punto giusto. Il servizio, diretto da Seb Ferrara, non è formale né informale: fa il suo lavoro, senza errori e con tempistica encomiabile. La cantina (fornita di tutto quanto si desidera) è nelle mani di Alessandro Feltrin, pronta a regalare pairing costosi ma perfetti come un orologio. E a conferma che una macchina ad alte prestazioni non deve perdere mai il ritmo, ecco che a sostituire la guardia storica di Capitaneo è arrivato il trentenne Davide Boglioli come executive chef: talento, esperienza e sostanza da Cuneo. Della cucina bartoliniana, mai come qui, colpiscono la linearità e la costanza delle prestazioni: non c'è un piatto nettamente superiore o inferiore agli altri, la media è altissima. Tutti regalano qualcosa di importante nella presentazione, nella tecnica, in un gusto che porta sempre a un'italianità raffinata. E se il "Best of" (300 euro) riporta felicemente i classici in scena (spesso smontati, rivisti e rimontati, anche questo è molto bartoliniano), nel Mudec Experience (320) si spinge in avanti, sempre con la solita classe: carciofo alla brace, midollo di manzo, aglio nero e prezzemolo; spaghetto fresco, limone tostato, whisky e caviale; patata della Sila affumicata al fieno; vacca vecchia alla 'nduja, gambero e cicoria; i ravioli "d'ape". E' difficile trovarsi male in uno dei locali della galassia Bartolini, ma qui si va oltre.