Chi è appassionato di selvaggina ha in questo locale un buon riferimento: le carni selezionate, di gran qualità, sono soprattutto quelle di cervo, daino, capriolo, insieme a qualche volatile o razza bovina o suina di gran livello, magari da allevamenti "bradi". Tra gli antipasti da non perdere la tartare o nei secondi la tagliata di selvaggina (secondo disponibilità delle carni). Anche la pasta si fa notare, tra i pici al ragù bianco di maiale brado o piatti come le tagliatelle verdi al battuto di pecora alla Callara e fonduta di pecorino di fossa. Dalle 28 si viene per l'aperitivo, magari per un bicchiere accompagnato da taralli e salsiccia o da una focaccia. Scelta accurata di birre artigianali alla spina e una carta dei vini che vira verso il mondo naturale.