In tre anni, Stefano Sforza ha vinto la scommessa e scalato le vette della proposta culinaria torinese. Il locale della famiglia Cometto, ha trovato una chiave diversa rispetto alla classica contrapposizione fra tradizione piemontese e creatività senza frontiere. Sforza ha una vocazione alla stagionalità: al di là della carta, compone percorsi vegetariani con un solo ingrediente come per esempio il pomodoro, in estate, dove evidenzia fantasia e ampia conoscenza del prodotto. Il biglietto da visita resta però il degustazione Opera dove combina sapori tradizionali con quelli più piccanti ed agrumati, dando un lieve accento asiatico: angus, ciliegie, camomilla; velo di melanzana, canapa, fava di cacao; spaghetto, aringa, albicocca; piccione, banana, curry. L'esperienza si avvale, in un ambiente intimo ed elegante, di una cantina all'altezza e di un valido servizio.