Un progetto fuori dal coro, ambizioso e coraggioso per concetto e posizione, fuori dalle rotte della movida milanese. È un luogo di ricerca, dove un professionista del calibro di Filippo Sisti, che qui spinge il pedale sulla sperimentazione, avvicina di un passo ancora la miscelazione alla cucina. Pochi spirit (vodka, gin, whisky, tequila, rum e mezcal) e una tavolozza di ingredienti di qualità (frutta, erbe, radici e tanto altro) trattati con strumenti e tecniche all'avanguardia per una carrellata di quasi duecento preparazioni. Il tutto per un pugno di cocktail straordinari, serviti in "bicchieri" creati ad hoc e presentati in modo scenografico, ben raccontati dal preparato personale. Un esempio il Super Bowl, con vodka infusa al gelsomino, estratto di piselli e tè verde, succo di canna da zucchero, semi di baobab polverizzati, spuma di gelato al cocco speziato e pellicola di latte. Scrigno segreto il Vivarium, una sorta di chef's table (per 6 persone, su prenotazione, a 65 euro), per provare un'esperienza "immersiva" tra cocktail e cucina.