La passione per il loro lavoro, affinata dalle esperienze fatte in tanti ristoranti d'Italia, ha portato i titolari del locale, Niccolò Palumbo in cucina e Lorenzo Catucci in sala, a rinnovare felicemente proposta gastronomica e ambienti, ora ravvivati nei colori e con spazi tra i tavoli più dilatati. La carta è stagionale. Tre i menu, da 6, 8 e 12 tappe rispettivamente, a 55, 65 e 95 euro (volendo con pairing al calice abbinato). L'idea di sostenibilità ambientale emerge nell'utilizzo totale e senza sprechi degli ingredienti, con il quinto quarto spesso protagonista, come nel caso dei bottoni di sugo di trippa alla fiorentina con ricotta forte e sedano, o della lingua di vitello saltata con bietolina e colatura di alici. Servizio attento e rilassato. Cantina rafforzata.