Qui non si viene solo per mangiare, ma per vivere un'esperienza completa, emozionale e culturale, secondo la filosofia nipponica per la quale i gesti, i silenzi, l'attenzione a quel che viene proposto diventano parte integrante del piacere, non solo gustativo. Francesco Preite, il titolare, del resto è stato a lungo in Giappone per apprendere l'arte del taglio del pesce e ha vissuto in prima persona la difficoltà - ma poi la soddisfazione - di entrare in un mondo al quale non è facile accedere: quello dei maestri giapponesi di sushi e sashimi, con cui ha vissuto fianco a fianco, superando ostacoli e prevenzioni, acquisendone via via la tecnica e, fino in fondo, l'importanza della cultura della materia prima e di una così specifica modalità di utilizzo. Una volta rientrato in Italia, il suo obiettivo è stato quello di creare un ristorante Omakase ( alla lettera: "mi fido di te"), la formula che vede lo chef al centro del bancone con gli ospiti seduti a osservarlo mentre lavora. Lui, dunque, è il protagonista assoluto, deputato a preparare ogni singola porzione e porgere direttamente al cliente i vari nigiri, o sashimi, o in generale la pietanza che lo ha ispirato. Qui non si sceglie, dunque: e la sequenza di piatti e assaggi dipende dalla combinazione tra mercato ed estro del maestro al lavoro, con rotazione giornaliera. Lo zenzero, la soia, il wasabi sono elaborati direttamente da Secci, il che marca un'altra netta differenza con la generalità dei locali del genere. Si cena a orario fisso, con inizio alle 21, come fosse uno spettacolo teatrale che parte contando che non ci siano ritardatari. Ed è intrigante vedere l'interazione che si forma tra titolare e clienti, e tra i clienti stessi, spesso sconosciuti tra loro fino all'ingresso. Tra le richieste c'è anche quella di non andare a fumare fino alla fine del percorso, per non creare al rientro alterazioni olfattive in sala. Sul fronte bevande sono i tè i compagni più classici, ma a disposizione c'è anche una piccola carta di vini (per lo più targati come "naturali") o una scelta interessante di sakè.