Una bella realtà dove si fa un lavoro di qualità, in parte fuori dai canoni, che ha conquistato subito la piazza milanese. A "dirigere i lavori", Stefano Ferraro e Lorenzo Cioli, rispettivamente pastry chef e sommelier, con un passato al Noma di Redzepi, ma non solo. Piace la ricerca sulle materie prime, dal caffè alle farine, per rispettare al massimo ed elevare il concetto di "bar" italiano, che solo quanti sono stati lontani una vita sanno apprezzare. Ottimo il caffè (da provare pure l'espresso tonic, il flat white e il caffè filtro) da selezionate torrefazioni artigianali italiane e straniere. Poi i lievitati, davvero magistrali, come il cinnamon roll, il pain au chocolat, la brioche al cardamomo, il cotto e ricotto. Tante le varianti che cambiano secondo estro e stagione, tutte eccellenti, vedi la danese con crema di mandorle, nespola e timo limone o con i fichi in estate. La stessa cura si ritrova nel salato (anche qui si ruota), dalle squisite focacce ripiene alle pizze e i croissant farciti, dai burger con pulled pork alle insalate. Ospitalità esemplare.