Chiusa l'avventura del "Coq", Lorenzo Cogo impegnato anche con il padre all'Osteria del Cogo a Thiene - torna all'alta cucina e lo fa a Venezia, nel momento in cui sta diventando uno dei poli italiani della ristorazione di livello. L'ex enfant prodige della cucina italiana è approdato all'Hotel Cà Bonfadini, affacciato sul Rio di Cannaregio. Colpisce subito un'ambientazione decisamente insolita, con tre tavoloni di legno ricavati dalla bricole veneziane e messi in fila nella sala rettangolare e con vista sul canale, all'insegna della convivialità. Tecnica, contaminazione, istinto in una cucina alta ma anche sufficientemente confortevole. Piatti di bella presenza e di buona sostanza, in perfetto stile Cogo anche (forse) se più "facili" che in passato: gusti decisi nel sashimi di seppia ai tre pepi, pevarada e olio di prezzemolo, appaganti nello spaghetto aglio, olio e peperoncino, latte di nocciola e vongole, più contrastanti nel rotolo di filetto di rana pescatrice al cardamomo e salsa Xo al peperone. Carta dei vini adeguata, margini di crescita evidentemente notevoli.