LA VIGNA | Il vigneto dedicato alla linea Heritage si trova a sud di Marsala, una zona molto ventilata e in linea d'aria abbastanza vicina al mare da goderne i benefici influssi soprattutto nelle calde notti estive. Si tratta di dieci ettari in tutto di cui due a nero d'Avola, usati per il Marsala Rubino e otto a grillo per le altre diverse tipologie come Vergine, Oro, Secco e Semisecco, ma anche per il Pre British. Il grillo usato per il Marsala viene raccolto tardivamente, oltre metร settembre in genere, per avere in partenza un grado alcolico vicino ai 15 gradi. Per produrre i suoi Marsala, Ciccio Intorcia non usa una comune mistella, ma un blend di alcol vari lasciati affinare prima per almeno due anni in piccoli carati di rovere francese. Dopo l'aggiunta dell'alcol il vino affina quindi in grandi botti di rovere scolme da 13.000 litri, si tratta quindi di single Barrel e non un metodo soleras.
LA PERSONA | Era il 1930 quando Francesco Intorcia fondรฒ il suo stabilimento per la produzione di Marsala, vino che all'epoca andava ancora a gonfie vele sia in Italia che all'estero. Come per tanti a Marsala il dopoguerra รจ una tragedia, il Marsala non tira piรน come prima e sta iniziando una lunghissima crisi che porterร molti a chiudere o a trasformarsi in cantine normali. Guidata da Antonio, Totรฒ per tutti, la cantina Intorcia riesce comunque a superare la crisi senza snaturasi e nel 1994 arriva in azienda ad affiancare il padre il giovane Francesco. Ciccio, come lo chiamano tutti, ha idee chiare e innovative e papร Totรฒ lo supporta appieno, capisce che รจ i momento di tirare fuori l'orgoglio marsalese e tornare a puntare su una produzione di alta qualitร per uscire dalle secche di un mercato che negli anni รจ stato distrutto da prodotti non all'altezza della fama che il Marsala aveva nel mondo. ร il 2012 quando nasce la linea Heritage, ereditร , che da un lato racchiude le riserve storiche della cantina ad iniziare dal 1980 dall'altro propone una linea di Marsala e Pre British che nascono da un vigneto dedicato.
IL VINO | Da passarci le ore a cercare d'individuare le singole note. Se i riflessi sono tra il rame e il rubino, i profumi sono a dir poco fini e complessi, tra toni di noce e zabaione, nocciole, pepe bianco, arancia candita. La bocca รจ decisamente salata, graffiante per sapore e incisivitร , con un'aciditร ancora ben viva e u note speziate che si prendono la scena, dalla cannella al carrubo, con una raffinata veste pepata a dettare i tempi. La progressione gustativa รจ trascinante, classe e co, per un finale che sfora il minuto per una persistenza che non si scorda, in un mix tra scorza d'arancia salata e richiami di frutta secca. Siamo ben oltre le aspettative che non erano di certo basse.