È un po' come entrare in un film: con all'ingresso del locale - inserito nell'antica limonaia di Palazzo Pfanner - il team di sala che accoglie gli ospiti in divisa da hostess e steward. Giunti a bordo e seduti, ecco il menu: una cartina geografica con un'isola in mezzo al mare, fulcro dell'"arcipelago Tomei": il caleidoscopio di piatti dello chef spiegato in maniera divertente e ironica attraverso nomi di località. Tre i "viaggi": 5 passi a 90 euro, 7 a 110 euro, 9 a 130. A sostegno, una carta dei vini ricca in profondità e ampiezza, con tante proposte dalla Francia e piccoli produttori italiani. E poi, via. Affidandosi allo chef e a una serie di pietanze davvero in grado di colpire il gusto, con abbinamenti azzeccati e super originali. Due esempi eloquenti, fra i tanti: il riso Viareggio, cotto in brodo d'arselle ed elicriso, mantecato al burro acido ed estratto di prezzemolo; o il piccione in doppia cottura (bollito in vermuth ed erbe selvatiche e poi fritto), la sua salsa, estratto di foglie di vite, falafel di lenticchie e piccione.