Portare ad ebollizione l'acqua con il burro ed il sale. Al bollore versare in un solo colpo la farina setacciata e mescolare con il cucchiaio di legno fino a quando il composto diventerà omogeneo.
Quando la pastella inizierà a staccarsi dalle pareti del tegame togliere dal fuoco, lasciar raffreddare e incorporare le uova intere unendole una alla volta.
Amalgamare lavorando ancora energicamente per ottenere un impasto liscio e lucido e incorporare il formaggio grattugiato.
Mescolare e con l’aiuto di una spatola prelevare tutta la pastella e introdurla in una tasca da pasticcere con la bocchetta a stella.
Portare l’olio a una temperatura di 160-170°C e iniziando dal centro della pentola lasciar cadere un bastoncino unico di pastella formando una sorta di spirale.
In alternativa si possono creare anche dei singoli bastoncini lunghi circa 10 cm, l’importante è che l’olio sia abbondante e venga cambiato speso perché la presenza del formaggio crea facilmente residui che brucerebbero.
Scolare i churros quando sono ben dorati da tutte le parti, asciugarli su carta da cucina, tagliarli con le forbici della misura desiderata e servirli immediatamente.
I churros costituiscono, secondo un vero e proprio rito, la tipica colazione madrilena consumata generalmente alle prime luci dell’alba dopo una notte
di baldoria, insieme a una fumante e densa cioccolata calda in tazza. Pare che il fritto salato dei churros e il potere ricostituente del dolce cioccolato
ristabiliscano, senza dubbio alcuno, dagli abusi di alcol e dalla carenza di ore di sonno.
Ma la produzione di queste speciali frittelle non è solo appannaggio dei chioschi notturni o delle churrerias, ovvero friggitorie storiche ognuna con la propria ricetta e metodo esclusivo. È anche, anzi è soprattutto, un piatto realizzato in casa, per i bambini o le feste in famiglia, con mille varianti, aggiunte e procedimenti, un po’ come da noi le frittelle dolci e salate di carnevale. A me è piaciuta molto questa versione al formaggio da proporre come aperitivo o stuzzichino in abbinamento a un
bicchiere di vino o birra.
La pastella dei churros è molto semplice, composta solo di acqua, farina, burro e uova; il procedimento ricorda quello della pasta bignè pertanto trovo comodissimo lavorarla nel Bimby. Al posto della speciale “churrera” (strumento particolare introvabile in Italia) utilizzo invece una tasca da pasticcere o una siringa con l’imboccatura a stella.