Solo sedici posti (d'inverno) nel locale di Enrico Scarzella, una preziosa enclave del bere bene in prossimità del Mercato delle Erbe. Senza battute d'arresto il capitolo ricerca, con lo studio di nuovi metodi, selezione di distillati e liquori dimenticati o innovativi e una carrellata di oltre 350 etichette. Sempre un passo avanti la carta, che prevede solo preparazioni home made che partono dalla frutta fresca e guarda alla rivisitazione dei classici nobilitandoli con tecnica sopraffina e un occhio attento al no-alcol. La nuova drink list è ispirata alla "crescita dell'albero", attraverso aperitivi, digestivi, all the day, che contengono di volta in volta radici, semi, cortecce, fiori o frutti. Dal menu estivo il fresco Americano rivisitato ai fiori (vermouth e bitter bianchi, tonica e un maxi cubo di ghiaccio con acqua al gelsomino); il Lapacho, con mezcal, Ancho Reyes rosso, Lapacho, succo di lime, sciroppo di agave alla cannella; o ancora il Tamarindo, con tequila, dry curaçao, succo di lime, sciroppo di tamarindo, succo di pompelmo rosa, crusta di fior di sale al lime. Nel menu invernale imperano i fermentati, come quelli all'albicocca e alla pesca. Di primaria importanza la riduzione degli sprechi, divenuta vera e propria parola d'ordine.