Il prestigio di questa insegna si tramanda di padre in figlio: oggi Andrea Sacchetti affianca il padre Paolo in un lavoro a quattro mani che ha proiettato questa pasticceria tradizionale verso la modernità. A colazione la fanno da padrone cornetti e croissant, anche integrali, fragranti e dall'alveolatura perfetta, delizie ripiene come il cremino, il fagottino alle mele o il saccottino al cioccolato, budini di riso e scendiletto. Invitante la scelta di pasticceria secca, di mignon, cannoli, bignè, e bellissime crostatine e monoporzioni. Impeccabile il repertorio di torte classiche, rimangono sempre un must Fedora, Savarin e Monte Bianco, solo per citarne alcune. E ancora riuscite rivisitazioni come il Pescamisù, una versione delle tradizionali pesche di Prato al caffè e mascarpone e originali creazioni, fra cui il Fagottino d'amore, lingua di gatto che contiene pan di Spagna con bagna alle fragole e limoncello, crema chantilly e frutti di bosco, e la Torta Luisa, un perfetto incontro di ricotta, pere, marron glacé e amaretti. Fra i grandi lievitati delle feste, accanto a panettone e colomba il Giulebbe, un'ode al territorio, in cui il soffice impasto contiene fichi secchi di Carmignano e noci della Val di Bisenzio, il tutto ricoperto da una glassa ai pinoli pisani.