L'impagabile vista sul Ponte Vecchio, lì a due passi, è solo una delle tante carte vincenti di questo hotel 5 stelle di grande charme, che al suo interno ospita una collezione di oltre 450 opere d'arte (visitabile) e fascinosi arredi, totalmente rinnovati lo scorso anno. Ma questo indirizzo è anche tra i riferimenti per la ristorazione d'alta fascia, e il Picteau è il coronamento perfetto della sua proposta. I due giovani bartender Marco Colonelli e Vincenzo Civita offrono cocktail list sempre intriganti. In quella da settembre 2020 si trova una speciale carta dei Negroni (dalla versione con Bourbon a quella con Mezcal), signature che omaggiano gli autori dei quadri esposti nel bar (Picasso, Rosai, Cocteau), grandi classici come il Vieux Carré. Un'intera pagina è dedicata ai Gin Tonic, con distillati toscani e toniche premium. Particolare la sezione "Vintage Cocktail", con "bottiglie d'annata", drink con Vermouth degli anni 70, Gin anni 50, Whisky degli anni '70 (200 Euro l'uno). Da settembre si è ampliato l'orario (aperto dal mattino alle 7) e l'offerta: al cocktail bar si è affiancato il bistrot, seguito dallo chef Claudio Mengoni, ideale per spuntini, pranzi easy d'autore, merende. Prenotare.