L'enclave di Matteo De Pietri rimane un punto fermo per la mixology modenese, e rispecchia il suo carattere eclettico e creativo. Un locale un po' steampunk e un po' anni '40, in cui il grande tavolo conviviale e gli oggetti vintage creano un'atmosfera accogliente. A ispirare la drink list c'è Vladimir Tcaci, con esperienze in locali londinesi come il Bar 45 Park Lane dell'Hotel Dorchester, e un periodo formativo al Jerry Thomas di Roma. Nella nuova carta una pingue sezione dedicata al territorio, che racconta le eccellenze modenesi con le nuove tecniche della mixology, in particolare le fermentazioni e gli invecchiamenti. Ecco così il Manhattan alla ciliegia, con whiskey macerato alle ciliegie di Vignola, Vermouth del Professore, maraschino lasciato in botti di rovere per 24 giorni. O Viaggio a Modena, con gin infuso ultrasonic allo gnocco fritto, cordiale di Lambrusco, acido citrico, aria di aceto balsamico e frutti rossi. E ancora l'Elisir del Conte, con gin infuso in barrique che conteneva grappa, vermouth macerato al levistico, Campari, soluzioni saline. Dalla cucina tapas di terra e mare e piatti stuzzicanti, come i ravioloni di pesce e il coniglio con foie gras. Personale professionale e disinvolto.