Questa insegna dell'Argentario, situata a pochi passi dal mare a Porto Santo Stefano, che per sua natura geografica lavora quasi solo d'estate, è riuscita a rimodulare il proprio metodo di lavoro impostandolo su un più efficiente (e anche ecosostenibile) sistema di "consumo circolare". Gli scarti di ogni ingrediente vivono una seconda vita, le bucce diventano base per chutney, le toniche non più effervescenti vengono infuse al gelsomino e così via. Anche l'aperitivo ha una nuova forma, con gli stuzzichini che vengono serviti in pratici box monouso di carta riciclata. Da quest'anno, inoltre, il locale di Simone Alocci, proprietario e uomo di punta dietro il banco, vanta un proprio Gin, prodotto con botaniche mediteranee, per rendere unica l'esperienza di affezionati e vacanzieri. Da provare a tal proposito l'Argintum Fizz, a base del suddetto gin e Ansonica (vino locale) infusa al rosmarino, disponibile, come tutti i cocktail, anche in versione da asporto con bicchieri e cannucce a impatto zero sull'ambiente.