Mulassano è un pezzo di storia di Torino, un gioiello di specchi e boiseries concentrati in una trentina di metri quadrati. È una vera istituzione, e anche il luogo dove nel 1926 - come riporta la targa sulla vetrinetta - per idea della titolare Angela Nebiolo è nato il tramezzino, così battezzato dal Vate Gabriele d'Annunzio. Qui tutto parla di storia, a cominciare dal nome, rimasto quello del fondatore Amilcare Mulassano, produttore di vermouth. È certamente uno di quegli indirizzi da visitare se si è turisti, ma molto amato anche dai torinesi, e perciò frequentato tutto il giorno. La miscela maison è la base per espressi, cappuccini e bicerin sempre eccellenti, da gustare al mattino con brioche e lieviti freschi e gustosi. Spuntini e break di mezzogiorno contano su quiche, toast e i tramezzini, non ai soliti alti livelli di sempre - insieme a qualche pecca di troppo nel servizio - ma si crede sia solo un momento passeggero. Rimangono una solida certezza le stupende cioccolate calde e la piccola pasticceria, per piacevolissime merende ai tavoli interni o sotto i portici, e gli aperitivi, con Vermouth Mulassano, Spritz, bollicine e piccoli gustosi bocconi.