Grande affluenza a pranzo ed a cena e, nonostante l'ampliamento delle sale, spesso bisogna mettersi in coda per un tavolo. Questo è il prezzo per mangiare una pizza di successo. La tonda di Ciro è di tradizione napoletana, di grande formato, con il cornicione basso ma con un'idratazione fuori dagli standard che la rende molto digeribile. Venti pizze, 6 pizze vegetali e 2 pizze fritte oltre a crocchè, frittatina e supplì: questa è la struttura del menu, ed è specificato che l'olio è aggiunto sempre a fine cottura. A parte i grandi classici a cominciare dalla "semplice" ma straordinaria Cosacca, da provare la Diavola di Castelpoto con salsiccia rossa fresca di Castelpoto, stracciata di bufala e pomodoro biologico e l'Alleanza del Sud con sugo di pomodori Corbarini, fiordilatte di Agerola, nduja di Spilinga, cipolla di Tropea, Conciato Romano. Fra le vegetali la Marinara con scarole (pomodori Torpedini, scarole cotte a vapore, aglio dell'Ufita, olive nere caiazzane, capperi di Salina, olio evo DOP). Tutte pizze di gran gusto ed equilibrio, senza dimenticare che la Margherita, da sola, vale la visita. Da bere birre divise in personalizzate, italiane, tedesche e belghe e i migliori vini campani, spumanti e Champagne. Buona organizzazione sull'accoglienza e sul servizio.