Al posto di una storica insegna cittadina nota per la cucina di mare, da circa un anno ecco nascere questa osteria "moderna" dedicata ai baccalà addicted (ma non manca qualche alternativa per chi non ama il genere), che negli ultimi tempi sono in aumento costante. Ai fornelli Fabio Montagna e Daniele Eusebio, entrambi con interessanti esperienze all'attivo, entrambi appassionati e capaci. La carta offre tante proposte intriganti e c'è sempre un fuoriprogramma del giorno. Il nostro percorso è iniziato (bene, dobbiamo dire) con il mantecato di stoccafisso alle erbe e il carpaccio di baccalà crudo con mango e cocco, entrambi piacevoli ed equilibrati. Poi gnocchi di patate fatti in casa con baccalà, crema di fave e salame, ma anche i saporiti mezzi pacccheri con baccalà, pomodorini, olive taggiasche e capperi. Delizioso il fish&chips di baccalà, polipetti, polenta bianca e nera e maionese di baccalà; "succoso" e tenero il trancio di baccalà con crema di zucchine e menta. Anche i dolci non deludono, dalla cheesecake con la frutta all'immancabile (ma ben fatto) tiramisù. Ambiente informale, di gusto, curato, con originali stoviglie color arancio e bei bicchieri per il vino, a proposito del quale è disponibile una scelta non vastissima, ma intelligente e abbordabile, comprensiva di opzioni a bicchiere. Menu degustazione a 30 euro; lunch a 12 euro.
Le migliori trattorie sono contraddistinte da 1,2,3 gamberi, a seconda del grado di "eccellenza".