Un locale piccolo (ma con dehors) a due passi dalla chiesa della Gran Madre e dal Po, un vero tempio della mixology cittadina, legato a doppio filo al Bstr8 (vedi scheda). Qui Salvo Romano, abilissimo bartender ma soprattutto filosofo e comunicatore del bere miscelato insieme al suo preparato staff vi faranno vivere un'esperienza unica. Non c'è una carta, pure se si possono ordinare i grandi classici (sempre impeccabili), la filosofia è quella di creare cocktail "sartoriali", ritagliati su misura sui gusti del cliente, in base alle preferenze e seguendo un percorso sensoriale scegliendo tra le basi home made e la ricca selezione di alcolici (170 diversi gin, 40 Vermouth, 30 acque toniche). Ma la grande sfida sono gli analcolici: drink studiati e preparati con estratti di frutta, spezie, erbe, nel segno di un bere bene a zero alcool. Con risultati sorprendenti: un Martini con succo d'uva ad esempio (e Salvo lavora a creare anche un Vermouth analcolico). La prossima tendenza? Il revival del rosolio. Qui si scommette.