I due punti sono il segno grafico che introduce il discorso diretto. I due punti rossi simbolo di Bu:r, che è la pronuncia fonetica del cognome di Eugenio Boer, preludono a uno dei dialoghi più intensi della scena milanese, quella di un cuoco un po' olandese e molto italiano che sembra finalmente aver fatto trovato la quadra (e in questo molto merito ha la compagna e sodale Carlotta Perilli, angelo equilibratore) e aver scelto il suo/nostro Paese, che esalta valorizzandone tanti piccoli produttori. La carta è quindi oggi molto più interessante e ciò che non guasta pure scanzonata, segno di una ritrovata leggerezza. Come nel caso del Tramezzino garibaldino (pan brioche, cipolla paglina, fontina valdostana e tartufo nero), del Finto stracotto (carne podolica dei fratelli Varvara, salsa al melograno e polenta bianca), del Rimedio della nonna (miele, latte, alloro, limone e cognac). Tre degustazione a 115, 125 e 140 euro. Carlotta ha fatto bene anche alla sala, che guida con calore. Carta dei vini magnifica e ricca di scoperte.