Un indirizzo che è una sorta di istituzione in città, una delle poche autentiche piole rimaste, a pochi metri dalla Cattedrale di San Giovanni Battista, sempre mollto frequentata da un concentrato di varia umanità che spazia dalle coppiette agli universitari, ai curiosi e agli appassionati. Ad attrarli c'è sicuramente l'atmosfera autentica e informale che si respira, ma anche un'offerta culinaria di tutto rispetto che affonda le radici nella tradizione torinese proponendo - secondo stagione - piatti come tomini e acciughe al verde, vitello tonnato, tajarin con salsiccia zucca e radicchio, agnello con le patate e trippa con i ceci. Dolci e vino della casa. Molto gettonato anche il momento dell'aperitivo. Ambiente caratteristico, rustico e raccolto, e per questo sempre molto affollato, tavoli in legno alquanto ravvicinati apparecchiati con tovagliette di carta. Ci sono due “turni”, quello delle 19.30 e quello delle 21 e bisogna armarsi di santa pazienza per ottenere un posto (non si prenota se non di persona). Il servizio è spiccio ma sempre cortese e con il bel tempo si può mangiare fuori, sulla piazza, in una piacevole atmosfera. Menu degustazione a 25 euro.
Le migliori trattorie sono contraddistinte da 1,2,3 gamberi, a seconda del grado di "eccellenza".