Nei mesti periodi di pandemia questo ristorante è stato uno dei pochi in Italia a lavorare con continuità, merito del suo contesto alberghiero ma soprattutto grazie all'imprinting di Gianluca Renzi, giovane chef romano, giunto qui dopo le esperienze importanti con Heinz Beck. Le sue innegabili qualità tecniche e motivazionali hanno fatto da fulcro all'evidente progressione mostrata nell'ultimo anno. I due menu degustazione (Intrecci a 110 e Hit the road a 150) ne sono una riprova: due viaggi che partono e finiscono a Bologna, a cui sono dedicati il salato avvio e la dolce chiusura, grazie alla narrativa di un servizio diventato istrionico e impeccabile al tempo stesso. In mezzo le tappe di un percorso che ha portato lo chef dalla Toscana (con l'immancabile piccione) all'Oriente con l'ormai iconica spigola marinata con curry verde, banana fermentata e basilico, un piatto di grande equilibrio, spiazzante sin dal primo boccone. A contorno dell'esperienza, il cesto dei pani fatto di focacce e lievitati golosi e una pasticceria finale narrata con maestria. La cantina, dai ricarichi importanti, gode delle cure del preparato Riccardo Ricci che si prodiga in consigli e proposte al bicchiere.