La voglia di non fermarsi e seguir l'istinto ha portato da tempo Arcangelo Dandini a diversificare, con lo street food goloso di Supplizio, la bistronomie al Chorus Café e l'ultima avventura, che lo vedrà protagonista a Londra, nel ristorante Garum. La rivoluzione vera, però, è soprattutto qui, nel bello di rimettersi in gioco, dopo aver seguito un percorso votato alla sperimentazione, conservando in maniera chiara l'identità romana: Arcangelo ci è riuscito, trasformando il suo ristorante in una trattoria contemporanea, dove è un piacere sedersi e trovare piatti identitari di un luogo, ben eseguiti, che danno grande soddisfazione al palato, senza per questo trascurarne la struttura e l'estetica. L'ambiente del locale di via Belli è diventato oramai un classico, che molti amano per la sua atmosfera calda, per la boiserie e il colore rosso delle sedie, e poi la passione delle macchinine, una collezione che si arricchisce continuamente e che si trovano sparse in sala. Nel menu si sceglie senza imbarazzi, pochi piatti calibrati per ogni portata, che invogliano alla scoperta, come il croccante di baccalà e maionese ai capperi o le polpette, fatte di vitellone alla cacciatora, con concia di verdure. Stimolante trovare nella stessa proposta di primi i rigatoni di Gragnano alla carbonara e le tagliatelle piccione e porcini essiccati. Nei secondi la trippa di vitello con menta e pecorino è uno degli assaggi quasi obbligatori, come l'agnello stufato cacio e ova, ma poi c'è l'abbinamento divertente, quello tra polpo arrostito e capocollo di Martina Franca. Per chi ama il quinto quarto da testare con gusto la pajata alla macellara. I dolci si dividono tra scelte comfort, come la ricotta con ciliegie e crumble di nocciole, e piacevoli modernità, come il cioccolato bianco, zenzero, capperi e olio extravergine. Non poteva mancare lo spazio per le realtà locali anche nei vini. In sala il servizio è guidato con cura e attenzione Stefania Sammartino, da sempre al fianco di Dandini nelle diverse imprese gastronomiche.
Le migliori trattorie sono contraddistinte da 1,2,3 gamberi, a seconda del grado di "eccellenza".