La Sangiovesa, aperta nello stesso luogo da oltre 30 anni, è la tappa imprescindibile per chi desidera fare l'esperienza della cucina della tradizione in Romagna. Immaginata dal proprietario Manlio Maggioli insieme a Tonino Guerra, è stata concepita da subito come un grande contenitore dove accumulare la ricchezza del territorio, non solo il cibo, ma anche la lingua, la poesia, la storia e la bellezza del contesto ambientale. Per questo è un luogo di atmosfera unica, dove ogni angolo ha un aneddoto da raccontare. A guidare la cucina c'è da oltre vent'anni Massimiliano Mussoni, ormai nel pieno della sua maturità professionale. La cucina della Sangiovesa è un repertorio dei piatti di Romagna paste fresche di ogni tipo, carni alla brace, piada e cassoni, fegato di maiale nella rete eseguiti a regola d'arte e può contare oggi su una filiera straordinaria, quella della Tenuta Agricola Saiano (sempre di proprietà della famiglia Maggioli) che produce in esclusiva vino, olio, uova, animali da cortile, salumi e carni. Il risultato è stato un salto di qualità che pone questo locale nell'élite delle trattorie italiane, un passaggio che non è solo testimoniato dalla qualità dei piatti, ma dalla capacità di rappresentare il paesaggio, soprattutto la Valmarecchia, che sta attorno al locale. Dal 2020 i dolci del La Sangiovesa sono preparati in un laboratorio dedicato guidato dal pasticcere Andrea Marconi. Il locale è a pochi passi ed è anche lo spaccio dei prodotti agricoli di Tenuta Saiano. Tra i piatti imperdibili segnaliamo: i cassoni con le erbe di campo, la trippa, la galantina di pollo di Saiano, le tagliatelle al ragù, i ravioli alle rosole, la pollastra di Saiano alla cacciatora, le frittate di stagione, la zuppa inglese. Un menu guidato di 42 euro ne sintetizza alla perfezione la filosofia. La cantina, come è intuibile dall'insegna, è incentrata solo sulla Romagna ma ne contiene tutte le diverse sfumature territoriali. In occasione dei 30 anni La Sangiovesa ha pubblicato un libro che ne racconta la storia e raccoglie le ricette storiche del locale.
Le migliori trattorie sono contraddistinte da 1,2,3 gamberi, a seconda del grado di "eccellenza".