L'insegna è la stessa del bar che Saverio Sinatra, il padre di Frank, emigrato negli USA, apre dopo vari lavori finiti nel nulla, compreso il tentativo di diventare pugile, con il nome d’arte di Martin O’ Brien. E le iniziali di quel nome diventano quelle del suo bar. Leonardo Sergi quasi cent’anni dopo lo ripropone a Torino, ai margini della movida. Il locale ha un’atmosfera da America anni ’20, pareti blu, luci soffuse, grande bancone. Cocktails & more recita il programma: e di fatto la carta dei cocktail è eccellente, abbinata a piatti altrettanto eccellenti (ricercati sfizi di accompagnamento, ma si può pure cenare), ma è molto ben fatta anche la carta dei vini, 200 etichette, una cinquantina di Champagne e distillati. Qui si bevono drink intriganti come Round midnight (metzcal, tequila, Saint Germain, Amaro Averna) o Rumy Tuesday (rum, succo arancia e limone, miele, cioccolato, mirtilli, cranberrie) e poi Mai Tai, Vesper... Una bella ricerca.