Uno degli indirizzi più interessanti di Centocelle. La forza dell'insegna dei fratelli Camponeschi, Daniele in sala e Paolo in cucina, è la capacità di rinnovarsi pur non cambiando "le basi". Oggi, infatti, la proposta gastronomica, pur mantenendo fede allo stile iniziale fatto da piatti di sostanza, strizza l'occhio a contaminazioni etniche, come nel caso delle costine di maiale con salsa goulash, ma anche del kebab di agnello con hummus di fave. Tornando sul binario "classico" c'è anche una tartelletta di sablè farcita con la lingua di vitello e salsa verde. La carta dei vini non conosce preclusioni, quindi via libera a etichette naturali e non, con una buona selezione di Champagne. Servizio accogliente e professionale.