mi sono immaginato, all'imbrunire, viaggiatori nomadi provenienti da diversi luoghi intorno a un fuoco a condividere esperienze, come vorrei fosse per te, alla scoperta di nuovi sapori con la cucina di Nomada. È il manifesto di Thomas Mattiello, classe 83, anima del progetto cui da quest'anno - settimo di vita - cambia nome (era Galleria 24) in quello di un riad di Marrakech con Thomas cui collabora e, in più, di una linea di prodotti in vaso varata da poco e che il bistrot utilizza a piene mani. Un percorso fra Venezia e lidi lontani, Nord e Sud, amidi e fritti, carni e pesce, cocktail e green, dal territorio al mondo, viaggiando tra caviale, sarde, ostriche, baccalà mantecato, Tomahawk di Vacum Aged Beef e cuscus alla marocchina.