Si muove bene quest'osteria nel nome ma ben curata nel servizio, negli ambienti e nella scelta delle materie prime. A pranzo c'è un menu dedicato (da 20 a 40 euro in base alle portate) composto di pietanze più semplici e veloci. A cena c'è una carta che raccoglie preparazioni di terra e di mare, sciolte dal legame con la tradizione: scaloppa di fegato d'anatra o crudo di ventresca per iniziare, risotto alle capesante e topinambur ma anche i tortellini conditi con il ristretto di arrosto e tartufo nero estivo. Sarà l'ispirazione del momento a farvi scegliere tra manzo alla griglia o il fritto di crostacei. I dolci attingono alla tradizione italiana tra crostate, cassate e pastiera napolatena. Carta dei vini non estesa ma con qualche allettante scelta.