Malgrado il progressivo evaporare dell'influenza giapponese sulla proposta, la cucina di Pacifico (che è anche a Roma a Palazzo Dama) resta comunque rimarchevole perché continua a puntare su una materia prima estremamente fresca e di qualità. E la clientela non smette di gradire. In carta la parte del leone la fanno le ceviche (Puro è con ricciola) ma ci sono anche i tiradito, versione andina del sashimi, gli anticucho (trattasi di spiedini), un pugno di tacos e qualche gyoza, per non dimenticare l'ispirazione nippo. Tra i piatti principali la spigola tamales marinata al kimchi e il tomahawk con salsa chimichurri. Dolci dimenticabili. Piccola carta di vini, molti cocktail a base di Pisco. Servizio giovane, ambiente piacevolmente ruffiano.