Ben oltre un migliaio di referenze in continua evoluzione fra vini e distillati - con una rimarchevole selezione di whisky, rum e Armagnac d'annata - fanno bella mostra di sé sulle scaffalature di questa insegna, "su piazza" dal 2004. Basterebbe questo a motivare una visita qui. E invece si può venire per mangiare, e bene, seduti in ambienti in stile rustico e caldo con arredi in legno, sedie impagliate, apparecchiature semplici. A tavola è la tradizione a farla da padrona, con un goloso repertorio di piatti ricchi di sapore, gustosi ma allo stesso tempo ben fatti, con le giuste varianti di stagione e ottime materie prime. Dosate bene il vostro appetito perché vale la pena assaggiare tutto, a partire dagli antipasti tipici, come il tonno di coniglio, il flan di verdure, i peperoni con la bagna cauda o la battuta di Fassone al coltello. Si passa poi agli gnocchi, agli agnolotti o ai tajarin, poi all'agnello porchettato, a costate, filetti o stracotti, o ancora alle ghiotte animelle al Marsala o al rognone al limone, fino ad arrivare alle crostate, al bonet e al tiramisù, intramontabili e golosi. Si termina sazi e felici. Il pranzo o la cena può essere accompagnato da uno o più calici in abbinamento, con opzioni per ogni esigenza e budget. Servizio disponibile e attento. Difficilmente si va via senza acquistare almeno una bottiglia.
